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Una fauna ricca e diversificata

La fauna vertebrata del Parco di Villa d’Ayala Valva è straordinariamente ricca e diversificata.

Nel contesto della rete ecologica della valle del Sele la foresta di Valva costituisce un patch, una chiazza boschiva importante all’interno della matrice agricola: un area forestale cioè sufficientemente estesa, con una forma tendenzialmente isodiametrica, che consente la presenza di habitat interni sufficientemente protetti dalle interferenze, in grado di sostenere le esigenze vitali e di offrire riparo a un gran numero di specie.

C’è poi il fatto che la foresta di Valva non è isolata.

Il mosaico rurale che la circonda è ricco di elementi di connessione a più elevata naturalità: filari arborei, grandi alberi isolati, piccoli nuclei boschivi.

Si tratta di corridoi ecologici e pietre di attraversamento (stepping stones) che consentono alla fauna del Parco di spostarsi all’interno del mosaico ecologico più ampio della valle del Sele, dal fiume sino ai versanti montani

Il risultato è che la biodiversità osservata all’interno del Parco di Villa d’Ayala Valva e elevata

Molto presenti, come prevedibile, le specie degli habitat forestali: ben quattro diverse specie di picchi – il picchio verde (Picus viridis), il picchio muratore (Sirra europaea), il picchio rosso minore (Dryobates minor), picchio rosso maggiore (Dendrocopos major)

Sono favorite dall’abbondante presenza di alberi maturi, nel cui legno col becco a scalpello, producendo il tipico tambureggiamento, praticano fori alla ricerca di insetti e larve, anche se il picchio verde, più terricolo, non disdegna le formiche

E poi passeracei insettivori che prediligono i boschi misti di latifoglie, come il fiorrancino (Regulus ignicapilla), il rigogolo (Oriolus oriolus), ma anche l’occhiocotto (Carruca melanocephala), tipico degli habitat arbustivi, e la Ballerina bianca (Motacilla alba) che nidifica negli anfratti

Le querce dei lecci sono un elemento importante della dieta della ghiandaia (Garrulus glandarius), che si nutre anche di insetti e tiene a bada la processionaria del pino

Dai vicini ambienti fluviali giunge l’Upupa (Upupa epops)

Anche i mammiferi sono ben rappresentati, con gli onnivori-carnivori come la volpe (Vulpes vulpes), e la faina (Martes foina)

Quindi il più grande dei roditori, l’istrice (Hystrix cristata), e non manca una colonia di pipistrelli nella grotta del Parco.

2101 Un alveare (foto Valentino Cuozzo)
2102 Il Macaone (Papilio machaon) (foto Valentino Cuozzo)
2103 Picchio verde (foto Valentino Cuozzo)
2104 Picchio muratore (foto Valentino Cuozzo)
2105 Picchio rosso minore (foto Valentino Cuozzo)
2106 Picchio rosso maggiore (foto Valentino Cuozzo)
2107 Fiorrancino (Regulus ignicapilla) (foto Valentino Cuozzo)
2108 Rigogolo (Oriolus oriolus) (foto Valentino Cuozzo)
2109 Occhiocotto (Carruca melanocephala) (foto Valentino Cuozzo)
2110 Ballerina bianca (Motacilla alba) (foto Valentino Cuozzo)
2111 Ghiandaia (Garrulus glandarius) (foto Valentino Cuozzo)
2112 Upupa (Upupa epops) (foto Valentino Cuozzo)
2113 Volpe (Vulpes vulpes) (foto Valentino Cuozzo)
2114 Faina (Martes foina) (foto Valentino Cuozzo)
2115 Istrice (Hystrix cristata) (foto Valentino Cuozzo)
2116 Chirotteri nelle grotte del Parco (foto Valentino Cuozzo)
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