
L’età del bosco, l’età degli alberi
Due secoli e mezzo fa, prima dell’impianto forestale, l’area dove oggi sorge la foresta di Villa d’Ayala Valva era occupata da campi di grano, oliveti e piccoli vigneti. Non vi sono dubbi: l’età della foresta è di 250 anni. Diverso, invece, è il discorso sull’età dei singoli alberi, reso complesso dalla presenza e dalla convivenza di più generazioni. Uno degli aspetti che rende unica la foresta di Valva è la presenza di un numero considerevole di alberi monumentali, circa quaranta. Si tratta di maestosi esemplari di leccio, acero e cerro, i patriarchi del Parco, con un’età superiore ai tre secoli e un’altezza che raggiunge o supera i 30 metri.
Gli altri alberi della foresta di Valva ricadono in due classi di età prevalenti: gli alberi che hanno iniziato il proprio ciclo vitale alla metà dell’800, e risalgono quindi ancora ad una fase, seppur avanzata, di impianto del Parco, e quelli risalenti invece al ventennio fascista, con un’età quindi intorno agli 80 anni.
È importante ricordare che, nei suoi due secoli e mezzo di vita, la foresta di Villa d’Ayala Valva è stata utilizzata anche per la produzione di legname pregiato. Tuttavia, i prelievi sono stati effettuati con modalità estremamente mirate, risultando complessivamente sostenibili e senza interferire negativamente con l’evoluzione e il funzionamento dell’ecosistema forestale. Un’esperienza pionieristica di quella che oggi chiamiamo ‘selvicoltura naturalistica’.